Il presepe napoletano è una rappresentazione della nascita di Gesù ambientata tradizionalmente nella Napoli del settecento.
Nel 1534 arrivò a Napoli San Gaetano da Thiene indicato come l’inventore del presepe napoletano e come colui che diede inizio ad allestire il presepe nelle chiese e nelle case private nobiliari in occasione del Natale.
Secondo la tradizione settecentesca il presepe prende forma in un immaginario paesaggio arcaico e si articola in tre momenti del racconto evangelico.
La Natività disposta al centro della scena, in un tempio diroccato a significare l’affermazione del cristianesimo sul paraganesimo;
l’annuncio è ambientato in rozze capanne di pastori, svegliati dall’angolo annunciate;
la Taverna fornita di ogni tipo di cibarie e affollata da una moltitudine di avventori.
La scena centrale si arricchisce della tenda del mercato con i relativi venditori e dalla scintillante banda dei suonatori orientali, a seguito del corteo dei re magi.
Quest’ultima è inserita in relazione della visita, presso la corte borbonica, di un rappresentante della corte Ottomana nel 1741.